Il 2020 è stato un anno funesto, uno di quei periodi, ancora in evoluzione, i cui effetti e conseguenze rimbomberanno nei secoli.

A causa della pandemia e per agevolare le ristrutturazioni edilizie sono state introdotte nuove agevolazioni, aumentando le percentuali di detrazione fino a quel momento applicabili, e nuove modalità per usufruirne.

Il Decreto Rilancio (DL 34/2020) ha infatti stabilito che i soggetti che negli anni 2020 e 2021 sostengono spese per gli interventi di ristrutturazione edilizia possono optare, alternativamente:

  • per un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto, fino a un importo massimo pari al corrispettivo stesso, anticipato dai fornitori che hanno effettuato gli interventi e da questi ultimi recuperato sotto forma di credito d’imposta;
  • per la cessione di un credito d’imposta di pari ammontare.

A partire dal 2020, il contribuente che ne ha diritto, può scegliere quindi se usufruire della detrazione fiscale IRPEF, richiedere lo sconto in fattura o cedere il credito d’imposta a banche, assicurazioni e finanziarie.

 

Possono beneficiare delle detrazioni per gli interventi di ristrutturazione edilizia, recupero o restauro della facciata degli edifici, riqualificazione energetica, riduzione del rischio sismico, installazione di impianti solari fotovoltaici e infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici:

  • il proprietario o il nudo proprietario
  • il titolare di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie)
  • l’inquilino o il comodatario
  • i soci di cooperative divise e indivise
  • i soci delle società semplici
  • gli imprenditori individuali, solo per gli immobili che non rientrano fra quelli strumentali o merce.

Hanno diritto alla detrazione, inoltre, purché sostengano le spese e siano intestatari di bonifici e fatture:

  • il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado) e il componente dell’unione civile
  • il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge
  • il convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato, per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2016.

 

Affinché sia possibile usufruire della cessione del credito, è necessario:

  1. inviare, quando prevista, all’Azienda sanitaria locale competente per territorio, prima di iniziare i lavori, una comunicazione con raccomandata A.R., tranne nei casi in cui le norme sulle condizioni di sicurezza nei cantieri non prevedono l’obbligo della notifica preliminare alla Asl;
  2. pagare le spese detraibili tramite bonifico bancario o postale, da cui devono risultare la causale del versamento, il codice fiscale del soggetto beneficiario della detrazione e il codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento (= bonifico parlante);
  3. completare il procedimento di cessione tramite la sottoscrizione del contratto di cessione e la relativa comunicazione all’Agenzia delle Entrate.

 

Ma cos’è la cessione del credito d’imposta?
Come fare per cedere il credito d’imposta a Poste Italiane e perché scegliere Poste Italiane?

Andiamo per gradi.
Prima di presentarti la guida pratica per cedere il credito d’imposta a Poste Italiane, voglio spiegarti cos’è la cessione del credito.
Se non l’hai ancora fatto ti consiglio di guardare questo mio video di YouTube.

Perché é importante conoscere questo aspetto

Sia che tu voglia ristrutturare la casa in cui vivi, sia che tu voglia investire in immobili e avere la possibilità di usufruire delle detrazioni, è importante conoscere in modo molto preciso in cosa consiste la cessione del credito perché usufruire di questa possibilità ti consente di abbassare in modo considerevole la spesa e, in caso di investimento, aumentare la redditività dell’operazione.

Cosa significa cedere il credito d’imposta?

Con la cessione del credito, il contribuente, anziché usufruire della detrazione specifica, può cedere il beneficio fiscale maturato ad un soggetto terzo, detto cessionario che, a sua volta corrisponde al cedente la cifra del credito d’imposta ceduto, in cambio di una percentuale stabilita nel contratto di cessione.

In parole povere, il vantaggio della cessione del credito consiste nel ricevere in tempi molto brevi la detrazione fiscale sotto forma di denaro, in un’unica soluzione sul proprio conto corrente, senza dover necessariamente utilizzare il credito in detrazione Irpef (in 10 o in 5 anni).
Questo significa poter ricevere indietro una somma di denaro utilizzata per specifici lavori e, di conseguenza, ottimizzare al massimo i costi sostenuti.

 

Nota bene

Il bonifico c.d. “parlante” rappresenta l’unica modalità di pagamento dei lavori effettuati, ammessa per consentire lo sconto fiscale sulla dichiarazione dei redditi.
Questo significa che il credito d’imposta è cedibile esclusivamente se hai pagato con bonifico parlante le spese imputabili alla detrazione, sia che si tratti di fatture elettroniche, sia che si tratti di fatture cartacee.

Perché preferire Poste Italiane ad altri cessionari?

Partiamo innanzitutto dal dire che questo articolo non vuole essere uno strumento di promozione, bensì una guida per riuscire a cedere il credito d’imposta nel modo più semplice possibile e attraverso la migliore offerta. Questo articolo prende come riferimento la mia personale esperienza di cessione del credito, relativa alle cessioni del credito per lavori di ristrutturazione sia dei miei immobili, sia dei miei clienti investitori.
In questi mesi ho avuto modo di studiare e analizzare le offerte del mercato e, ad oggi, Poste Italiane si conferma il cessionario più conveniente per tre ragioni in particolare:

1. Procedura facile, veloce e alla portata di tutti, senza la necessità di intermediari

Poste Italiane permette di procedere con la sottoscrizione del contratto e dei relativi adempimenti in totale autonomia, senza la necessità di intermediari e senza l’obbligo di presentazione di documentazione specifica. L’unica prerogativa è saper utilizzare il pc e lo smartphone.
Il procedimento (ovvero il relativo contratto di cessione) si può completare online, senza l’obbligo di fissare un appuntamento in ufficio postale. Basta compilare e sottoscrivere la cessione del credito d’imposta tramite la procedura di richiesta on line, inserendo le credenziali dell’internet banking, precedentemente attivato.

 

2. Tempistiche di accredito rapide

Le tempistiche di accredito della somma dovuta sul conto corrente del cedente rientrano nei 60 giorni lavorativi.
Poste Italiane ha inoltre introdotto la possibilità di monitorare l’andamento della pratica, attraverso la propria area riservata.

 

3. Offerta economica vantaggiosa

Poste Italiane permette una simulazione preventiva, in tempo reale, della somma riconosciuta, attraverso questo link.
Attualmente l’offerta di Poste Italiane risulta tra le più convenienti sul mercato, liquidando, nell’ambito del recupero del patrimonio edilizio (ristrutturazione), il recupero o restauro delle facciate (bonus facciate) e l’ecobonus ordinario (efficienza energetica), l’83% del credito maturato (dal 28 maggio 2021).
Per quanto riguarda invece la liquidazione relativa al Superbonus, attualmente Poste Italiane riconosce il 103% del credito maturato.

Es. Nel caso di cessione di un importo nominale di 100€ di un credito equamente ripartito in 10 quote di 10 euro sul periodo di imposta 2022-2031, la liquidazione complessiva sarà pari a 83€ (83%).

Per conoscere i bonus fiscali cedibili a Poste Italiane, clicca qui.

Attenzione!

La guida che stai per leggere non è un documento ufficiale di Poste Italiane e/o Agenzia delle Entrate, bensì un esempio pratico che puoi utilizzare per procedere con la cessione del credito. Prima di procedere con la sottoscrizione del contratto, ti consiglio di visionare tutte le informazioni presenti sui siti ufficiali di Poste Italiane e Agenzia delle Entrate.

Cessione del credito a Poste Italiane: la guida step by step

La sottoscrizione del contratto di cessione con Poste italiane è piuttosto semplice, specialmente se la paragoniamo alle modalità previste da istituti bancari e finanziari che esigono numerosi documenti e procedure complesse, oltre che la necessità di rivolgersi ad un intermediario.

 

I primi passi

 

La prima condizione necessaria per procedere con la cessione del credito a Poste è avere un conto corrente BancoPosta attivo o aprirne uno ex novo. Non è possibile utilizzare il proprio conto corrente, se di un altro istituto di credito.
Per procedere con l’apertura del conto corrente Bancoposta non è necessario andare in filiale, ma scaricando l’app dedicata è possibile procedere con l’apertura anche da smartphone, approfittando, tra le altre cose, delle numerose offerte di canone.

In ogni caso, per l’apertura del conto corrente è sufficiente avere un documento d’identità e la tessera sanitaria.
Con l’apertura del conto corrente è contestuale l’attivazione dell’internet banking, attraverso cui è possibile effettuare tutte le operazioni, compresi i bonifici e la sottoscrizione del contratto di cessione.

Oltre al conto corrente BancoPosta attivo, per procedere con la cessione, è necessario avere lo SPID (o qualsiasi altra modalità di accesso). Uno degli step necessari per completare la pratica di cessione è infatti quello di comunicare ad Agenzia delle Entrate la cessione del credito.
Lo Spid è quindi utile per accedere all’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate e procedere con la comunicazione.

Qualora tu non abbia attivato una delle molteplici modalità per accedere alla tua area riservata del sito dell’AdE, ti consiglio di prenotare il tuo appuntamento in Posta e procedere con l’attivazione gratuita dello Spid.
Una preziosa novità introdotta a seguito della necessità degli ingressi contingentati negli uffici postali è la possibilità di prenotare un appuntamento presso la filiale, direttamente online, selezionando l’ufficio di riferimento e cliccando su “PRENOTA TICKET”.

 

Il contratto

Dopo l’apertura del conto corrente BancoPosta si può procedere con la stipula del contratto di cessione con Poste Italiane.
Grazie al contratto infatti Poste si impegna ad accettare il credito d’imposta da parte del cedente e, una volta completate le verifiche, liquidarlo sul conto corrente, in cambio di una percentuale (= compenso di Poste).

La sottoscrizione del contratto può avvenire con due modalità:
– presso l’ufficio postale
– attraverso la procedura di richiesta online, utilizzando le credenziali di internet banking.

In entrambi i casi, la procedura non prevede alcun obbligo di presentare documentazione specifica, fattura o autorizzazione.

Prima di procedere con il contratto è necessario calcolare in autonomia gli importi esatti.
Il mio consiglio è di preparare una tabella nella quale inserire tutte le fatture detraibili e la relativa contabile di bonifico parlante.
Ricordati che se non hai effettuato un bonifico parlante, Poste non riconosce quell’importo, rifiutando la cessione di quel credito.

Per procedere con il contratto, il primo passo è accedere al sito di Poste Italiane.
Cliccare su Servizi al cittadino – Altri servizi – Bonus fiscali e cessione del credito.

Nella pagina che si apre, puoi procedere sia con la simulazione della cessione sia con la richiesta online di cessione.
Cliccando su Richiedi online, ti si aprirà la pagina di login attraverso cui accedere alla tua area personale.
Autenticati con le credenziali (Nome utente e Password) ottenute all’apertura del conto corrente.

Inserite le credenziali, dovrai procedere alla verifica della tua identità:
– attraverso l’app Bancoposta (modalità consigliata)
– attraverso un SMS su un numero di cellulare associato ai tuoi prodotti finanziari

Una volta effettuato il login completo, è possibile procedere con il contratto di cessione, cliccando sul tasto Inizia.

Nella schermata successiva occorre confermare tutti i dati del contribuente, ovvero il titolare del conto corrente.
Se i dati sono corretti, basta flaggare la casella di conferma in basso a sinistra e cliccare su Prosegui.

Inserisci quindi l’indirizzo email sul quale desideri vengano inviati tutti i documenti e le comunicazioni relativi alla cessione del credito.
Quindi inserisci un eventuale codice di convenzione.

Inserisci ora i dati utili alla compilazione dei crediti.
Presta bene attenzione a questa fase perché i crediti che dichiari sono i crediti relativi all’importo che intendi cedere.
Inserisci nel campo “Tipologia di credito” (il codice tributo comparirà in automatico) la tipologia di credito da cedere e il tipo di intervento.

Se si tratta di una prima cessione del credito d’imposta (ovvero non stai cedendo a tua volta il credito ricevuto da un soggetto cedente), flagga Sì e inserisci l’importo totale del credito (non della spesa sostenuta!) da cedere senza cifre decimali, arrotondando nei centesimi per difetto se inferiore a 0,50€, per eccesso se uguale o superiore a 0,50€, il numero delle rate residue (se è la prima cessione devi cedere tutte le quote annuali residue) e il primo anno fiscale (l’anno successivo a quello in cui sono state effettuate le spese; es. fatture 2021 > primo anno fiscale 2022).

Nel caso tu abbia più tipologie di credito, clicca su “Aggiungi altro credito”, ripetendo la procedura, e infine “Calcola importo”.

A questo punto, viene visualizzato in quote annuali l’importo che Poste Italiane liquiderà sul tuo conto corrente, al termine delle verifiche e qualora sia tutto corretto.
Scegli quindi il conto corrente su cui verrà liquidato l’importo, leggi le condizioni del contratto di cessione e conferma la documentazione (apri e leggi il link della Privacy, altrimenti non compare il bottone “Conferma”).

Una volta confermato, ti consiglio di scaricare tutta la documentazione e salvarla sul pc, ma in caso ti dimenticassi non temere perché ti verrà inviata tramite email all’indirizzo inserito in precedenza. Conferma la ricezione e, per quanto riguarda il contratto di cessione, les jeux sont faits.

 

Semplice no?
→ Ma attenzione, perché non finisce qui.

Una volta completata questa procedura, affinché il processo sia completo, è necessario comunicare ad Agenzia delle Entrate la cessione del credito a Poste Italiane entro 5 giorni dalla sottoscrizione del contratto con Poste.
Scaduto inutilmente tale termine, il contratto con Poste Italiane si considera risolto.

Comunicazione della cessione ad Agenzia delle Entrate

Per la compilazione della pratica e l’invio della comunicazione è necessario accedere all’area riservata dell’Agenzia delle Entrate (Entratel/Fisconline).

Per accedere puoi utilizzare lo SPID precedentemente attivato oppure le credenziali classiche/CNS.
Qualora tu preferisca utilizzare lo SPID attivato con Poste Italiane, nel menù a tendina, seleziona PosteID (anche in questo caso ti consiglio di scaricare l’App specifica per ottimizzare al massimo la procedura) e segui le indicazioni.

Una volta all’interno dell’area riversata, segui questo percorso: Servizi / Agevolazioni / Comunicazione opzioni per interventi edilizi e Superbonus.

Accedi poi al modulo Comunicazione, cliccando su Compila una comunicazione.

Nel campo relativo al codice fiscale puoi trovare il codice fiscale del cedente, nell’anno di riferimento inserisci l’anno in cui le spese sono state sostenute (non mettere insieme due annualità differenti – in questo caso sono necessari due contratti) e clicca Conferma.

A questo punto sei all’interno del modulo vero e proprio, già compilato parzialmente in alcune sue parti.
Nei dati del beneficiario puoi trovare il codice fiscale precedentemente selezionato e inserire facoltativamente il telefono e l’indirizzo e-mail.

Quadro A

Anno di sostenimento della spesa: questo campo dovrebbe già essere compilato a seconda di quanto indicato in precedenza.
Tipologia di intervento: dal menù a tendina è possibile selezionare la tipologia di intervento per cui si è sostenuta la spesa e per cui si intende richiedere la cessione del credito maturato.
Importo complessivo spesa sostenuta: indicare la spesa complessiva sostenuta – attenzione, a Poste si comunica direttamente il credito da cedere, qui invece la spesa complessiva (= somma delle fatture pagate con bonifico parlante su cui si applica la detrazione fiscale e si richiede la cessione del credito).
Stato di avanzamento lavori: l’indicazione dei SAL è obbligatoria solo per il Superbonus.

 

Quadro B

Qui vanno inseriti i dati catastali identificativi dell’immobile oggetto di intervento.

Quadro C

Nel riquadro C selezionare Cessione del credito.
Ammontare del credito ceduto: indicare l’esatto importo ceduto a Poste (la cifra deve corrispondere esattamente a quella indicata nel contratto di cessione con Poste Italiane, non a quella liquidata da Poste).
Avendo ceduto tutte le rate, si possono ignorare le altre due finestre.

 

Quadro D

Qui vi è l’indicazione del cessionario – nel nostro caso Poste Italiane:

codice fiscale: indicato nel contratto di cessione → 97103880585
data di cessione: indicare la data di sottoscrizione del contratto con Poste Italiane
tipologia del cessionario: scegliere dal menù a tendina la voce 2 – Soggetto privato
ammontare del credito ceduto: inserire lo stesso importo già indicato nel quadro C alla medesima voce (presta bene attenzione che tutti i dati corrispondano – qualora commettessi un errore la pratica verrebbe respinta).

A questo punto sottoscrivi la comunicazione e verifica, cliccando sul file del modello, che nella pratica non compaiano avvisi.
Se hai dei dubbi è possibile salvare la bozza e tornarci in seguito, ma sempre entro 5 giorni lavorativi dal contratto di cessione con Poste Italiane.
Invia la pratica una volta controllato che tutto sia corretto.

Come monitorare la pratica

Ora iniziano le tempistiche di processazione della pratica da parte di Agenzia delle Entrate e Poste Italiane.
Nei primi 14 giorni la pratica rimarrà congelata, nel rispetto dei termini di recesso, ma una volta trascorsi è possibile monitorarne l’avanzamento.
Si può prima di tutto seguire sul sito dell’Agenzia delle Entrate l’esito dell’invio della comunicazione, cliccando su Servizi / Agevolazioni / Comunicazione opzioni per interventi edilizi e Superbonus.

Dal 10 del mese successivo alla comunicazione è possibile visionare i crediti caricati sulla piattaforma.
Per farlo bisogna seguire questo percorso: Servizi / Agevolazioni / Cessione crediti / Monitoraggio crediti.

Da qui è possibile visionare l’accettazione sia da parte di AdE, sia da parte di Poste italiane.

Dal 21 giugno, inoltre, sul sito di Poste Italiane, è presente una nuova funzionalità, disponibile per tutti coloro che hanno già eseguito un contratto di cessione, per verificare autonomamente lo stato di avanzamento della pratica (rimane sempre invariata la possibilità di essere informati tramite numero verde 800003322 – selezione 1.8)
Come fare:
– accedi nell’Area personale con le tue credenziali (username e password)
– scorri in basso e clicca su Cessione del credito
– visualizza Le tue pratiche
Le tempistiche di accettazione da parte di Poste ad oggi risultano variabili.
Poste si impegna a liquidare la cessione del credito entro 60 giorni lavorativi, tempistica necessaria per il trasferimento del credito d’imposta dal cassetto fiscale del cedente a quello del cessionario.

In caso di rifiuto, invece, le tempistiche si abbreviano intorno ai 10-20 giorni lavorativi dalla verifica eseguita.

Ad accettazione conclusa, ovvero quando Poste Italiane trasferisce il credito ceduto, si passa all’ultima fase, ovvera quella di liquidazione tramite bonifico entro 3 giorni lavorativi.
Sia in caso di esito positivo, sia in caso di esito negativo, la comunicazione da parte di Poste Italiane avviene tramite email, all’indirizzo indicato nel contratto di cessione.

 

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 ➡️   Aggiornamento scadenze per crediti maturati nel 2021

I crediti maturati nell’anno 2021 potranno essere ceduti entro il 16/03/2022.
Tale scadenza vale per la cessione di tutte le annualità e per tutti i bonus (sia decennali sia quinquennali).

È stata aggiornata anche la scadenza al 16/03/2022 per la cessione delle annualità rimanenti, derivanti da crediti maturati nel 2020.

 

⚠️  ATTENZIONE ⚠️

A seguito della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Legge 11 Novembre 2021, n.157 recante “Misure urgenti per il contrasto alle frodi nel settore delle agevolazioni fiscali ed economiche”, viene esteso l’obbligo del visto di conformità anche alle detrazioni fiscali per lavori edilizi diversi da quelli che danno diritto al Superbonus al 110%.


Per questa ragione consiglio di prestare particolare attenzione alle indicazioni ufficiali dei prossimi giorni, relative alla nuova procedura di cessione del credito.
Non appena la situazione sarà chiara, aggiornerò prontamente la guida.

Attualmente il servizio su Poste Italiane è temporaneamente non disponibile.

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